Di fatto, la pubblicità è il principale tramite tra aziende e consumatori, in assenza del quale l’intero ciclo di vendita verrebbe meno.
Uno dei principali quesiti è: la pubblicità funziona davvero? Oppure il mercato funzionerebbe comunque anche senza di essa?
Come funziona la pubblicità
Lo stimolo pubblicitario segue un iter pressoché identico che si può riassumere nei seguenti passaggi:
- Esposizione: il messaggio viene presentato al consumatore
- Elaborazione: il messaggio viene elaborato dal soggetto, in maniera del tutto soggettiva a seconda del grado di coinvolgimento
- Apprendimento: il soggetto prende consapevolezza del prodotto pubblicizzato
- Azione: il soggetto decide di acquistare il prodotto
Promuovere un prodotto
Il motivo per cui un’azienda investe denaro in uno spot televisivo o altra forma di pubblicità è naturalmente quello di vendere il proprio prodotto, facendolo apparire come necessario, interessante, di qualità e migliore rispetto ad altri simili.
Il prodotto pubblicizzato non deve essere per forza un oggetto, può essere un evento, una qualsiasi forma di intrattenimento, un viaggio, un messaggio politico ecc.
Sensibilizzare verso un problema
In molti casi la pubblicità assolve un importate funzione di sensibilizzazione, basti pensare alle campagne di prevenzione nei confronti di varie patologie mediche.
Nel caso delle pubblicità di medicinali, quando un consumatore guarda uno spot televisivo in cui qualcuno descrive dolori simili ai suoi, la pubblicità non solo identifica una causa probabile, ma suggerisce anche un possibile rimedio.
Un caso interessante è quello legato alla pubblicità di tabacco e alcol. La pubblicità influisce sulle abitudini di consumo, ma può farlo anche attraverso una sensibilizzazione sociale sui problemi derivanti dall’abuso di tabacco e alcool. È stato dimostrato come la pubblicità, nonostante abbia contribuito all’affermazione di marche di alcolici o sigarette, abbia tuttavia avuto uno scarso impatto sulla diffusione dei consumi di alcol o di tabacco: nonostante il divieto di pubblicizzare le sigarette in tv, il loro consumo ha avuto un forte aumento, anche fra i giovani.
L’aumento del consumo di prodotti illegali ha indotto i governi a ricorrere a campagne pubblicitarie per stimolare una presa di coscienza presso i gruppi a maggior rischio: in questo caso la pubblicità si è rivelata uno degli strumenti efficaci di formazione e prevenzione.
Contribuire ad abbassare i prezzi
Come è noto, la concorrenza è la principale responsabile della riduzione dei prezzi, e in questo senso la pubblicità fa da catalizzatore che spinge le varie aziende a proporre i loro prodotti a prezzi sempre più concorrenziali, tali da spingere il consumatore a scegliere quei determinati prodotti anziché altri.
Un esempio pratico è rappresentato dai viaggi organizzati: grazie alla pubblicità la gente viaggia di più, e oggi viaggiare è diventato sempre più alla portata di tutti.
Promuovere l’innovazione
Innovazioni come elettrodomestici, autovetture e computer sono state messe a punto con grandi sforzi economici da parte delle aziende, ma proprio grazie alla pubblicità sono entrate a far parte della vita quotidiana delle persone. La risposta massiccia alle vendite ha permesso di migliorarle e di abbassarne il prezzo, mettendole a disposizione della maggioranza.
Sviluppare la libertà di scelta
Molti considerano il marketing come un’espressione della democrazia, in quanto la decisione finale sta nelle mani del consumatore, il quale, attraverso i suoi acquisti quotidiani esprime un proprio giudizio, contribuendo al successo o meno di quel determinato prodotto.
Contribuire all’evoluzione del costume sociale
La pubblicità è un riflesso dei nostri costumi e qualche volta riesce ad anticipare una tendenza: quando essa è realizzata con intelligenza, la sua spinta innovatrice può anticipare i cambiamenti annunciati, favorire o stimolare l’evoluzione sociale.
La pubblicità può diventare dunque uno strumento di progresso, con grandi possibilità di migliorare la qualità della nostra vita.